Processo di traduzione e revisione

Ciao,

inizio una nuova discussione per cercare di riprendere e formalizzare il processo di traduzione e soprattutto di revisione delle traduzioni.

Allo stato attuale abbiamo una mancanza di revisori, e c’e molto bisogno di controllare le traduzioni (applicazione delle regole di traduzione, uniformità tra le varie traduzioni, ecc…).

Solitamente, una volta completata una traduzione, veniva inviata nella mailing list del Translation Project italiano per essere controllata. In questo modo potevamo usufruire di tutti i partecipanti a quel progetto di traduzione; passato un tempo ragionevole di X giorni (di solito 15), se non c’erano suggerimenti o nessuno faceva dei commenti, si caricava la traduzione.

È un processo un po’ “macchinoso”, ma personalmente credo sia il più effettivo e pratico. La mailing list consente di avere dei thread di discussione dedicati a ciascuna traduzione, e il traduttore che ha in carico la traduzione ne segue la sua evoluzione (discussione e correzione). In più, le regole di traduzione del Translation Project sono sempre state le stesse di GNOME.

Un altro aspetto da riguardare è il processo di traduzione e la “prenotazione” delle traduzioni. Una volta tenevamo traccia di chi traduceva cosa tramite il wiki di GNOME: una persona si offriva di tradurre una applicazione, che non fosse già presa in carico da qualcun altro, e la seguiva per tutto il suo processo di sviluppo, per tutte le versioni a seguire.

Questo consente che un traduttore si familiarizzi con un software e la sua traduzione, e fa in modo di mantenere uno stile coerente di traduzione.

Avremmo bisogno di un po’ di infrastruttura per tenere traccia di chi traduce cosa, e un luogo nuovo e centrale per le regole di traduzione.

Altre idee?

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Quando cerco “come tradurre applicazioni gnome” su Google mi appare questo documento di Luca Ferretti come primo risultato. Ed è l’unico che riguarda direttamente GNOME… secondo me ci vorrebbe una bella pagina semplice di benvenuto che possa indirizzare i nuovi utenti alle informazioni necessarie. Secondo me serve sapere:

  • come funzionano le traduzioni (cioè i file PO)
  • come iscriversi e partecipare alla macchina della traduzione su DL
  • come scrivere una buona traduzione

e tutto accessibile da quel sito, eventualmente rimandando a pagine del TP. Lo immagino come un punto di partenza.
Quando ho iniziato a cimentarmi nelle traduzioni mi ero sentito un po’ spaesato, non mi era chiarissimo da dove cominciare né come funzionasse la macchina di DL. E vedo che molti nuovi arrivati sbagliano come avevo sbagliato io agli inizi.

Il sito del TP ha una guida abbastanza estesa (io ho imparato da lì molte cose) ma non credo che tocchi il funzionamento di Damned Lies. Anche il documento che ho citato qui sopra è ottimo a mio parere, ma andrebbe svecchiato. Uno apre il sito, vede che l’ultimo aggiornamento è del 2006 e pensa che siano informazioni obsolete.
Magari il TP ha regole proprie, ma c’è almeno una pagina wiki che potrebbe essere aggiornata; secondo me mancano alcune cose, su tutte spiegare meglio la collaborazione con il TP e il sistema di “adozione” delle traduzioni. E una lista facilmente consultabile su chi sta traducendo cosa.

Dico tutto questo molto informalmente, sia chiaro, dal punto di vista di uno che ha usato il sistema per qualche anno e avrebbe voluto che alcune cose funzionassero diversamente, non sono certo un esperto in questo tipo di progetti.

Per quanto riguarda la mancanza di “forza lavoro“, io (oltre a contribuire con le mie traduzioni) più che leggere ogni tanto lavori già fatti da altri per scovare eventuali errori non so come aiutare: se li trovo scrivo un commento, ma poi il tutto rimane nelle mani del traduttore originale.

Quella pagina risulta “immutabile”, come la maggior parte delle altre pagine. Io non la posso modificare e mi pare che solo poche persone possano modificare il wiki.

Non ricordo più se il wiki è stato messo in modalità sola lettura e può essere modificato solo in alcune parti (e da poche persone), in favore del wiki di GitLab per i singoli progetti.

Si potrebbe chiedere di attivare il wiki per la pagina del team di traduzione su GitLab: non so se sia possibile, non mi pare che nessun altro team ce l’abbia. Devo anche capire come fare per gestire il team su GitLab, non ho alcun accesso nemmeno per chiudere i bug.

In ogni caso, sono d’accordo con te: va risistema tutta la documentazione di benvenuto e di introduzione alle traduzioni, oltre alla pagina del team Italiano di Damned Lies

Onestamente, preferirei prendere le vecchie guide di Luca, rinfrescarle e spostarle sul sito del TP, e mantenere (se possibile) sul wiki di Gnome solo la documentazione relativa a Damned Lies, ai processi di traduzione di Gnome, un elenco di chi traduce cosa e dei collegamenti, appunto, alle linee guida/glossario/ecc…

E te ne sono grato, veramente. Hai ragione: il lavoro di apportare le modifiche deve essere di chi traduce o si è preso in carico la traduzione.

Purtroppo, servono delle linee guida e dei processi chiari scritti da qualche parte, in modo da indicare alle persone come funziona il tutto.

Per il wiki su GitLab, dovrebbe essere possibile utilizzarlo, il problema è che io non sono nemmeno un membro di quel team.

Ho aperto un bug, vediamo cosa dicono.

Ora ho accesso al progetto su GitLab per il team italiano.

Come mi è stato suggerito, e la trovo decisamente un’ottima idea, invece di usare il wiki di GitLab, possiamo usare il repository disponibile per il team italiano e creare pagine in Markdown (collegate tra di loro) per tutto ciò che riguarda le regole di traduzione di Gnome.

In questo modo possiamo anche accettare merge-request per modifiche o aggiunte.

Io mi trovo d’accordo. L’idea di avere un curatore per ciascun’applicazione, che la segua negli anni e la traduca con coerenza, è bella, però secondo me ci vuole più flessibilità. Ognuno contribuisce nei tempi che più gli vanno a genio, ci mancherebbe (anch’io credo di essere stato troppo lento a volte…), però credo che dobbiamo bilanciare questo con il bisogno di avere tra le mani una traduzione completa. A mio parere almeno due volte l’anno, in occasione della pubblicazione della nuova versione di GNOME, serve essere più reattivi. Se proprio il curatore non riesce, allora interviene la comunità e in qualche modo si aggiorna la traduzione. Se no continuiamo ad avere traduzioni incomplete e intorpidite.
Tra l’altro secondo me questa lentezza nell’avanzamento scoraggia i nuovi arrivati; vedo che Salvatore per fortuna non ha ancora mollato :grinning:, però ultimamente ho visto alcuni nuovi traduttori che dopo un tentativo “sbagliato“ non hanno più contribuito. Magari non si sono sentiti coinvolti.

Possono sembrare tanti ora, che siamo vicino al rilascio e a delle scadenza, ma non lo sono se le cose sono fatte correttamente seguendo delle linee guida e prese con tempo.

Ciò non toglie che se c’è bisogno di caricare una traduzione non la si possa caricare prima.

In ogni caso, non è che passati i 15 giorni la fase di revisione sia chiusa: se dopo un mese qualcuno trova degli errori, vanno corretti.

No, non lo è, per lo meno non lo è per me: ci metto meno a tradurre 100 stringhe che a controllare 5 traduzioni con poche stringhe, soprattutto se devo farlo su Damned Lies.

Per il processo di revisione l’unica cosa ben fatta di Damned Lies è la visualizzazione delle differenze. Le discussioni su Damned Lies sono un po’ uno schifo, non è uno strumento su cui tenere discussioni, anche perché ne perderesti la cronologia una volta archiviato il tutto.

Damned Lies è uno strumento per gestire il workflow di traduzione con i cambi di stato, e semplifica la fase di “commit”.

Sono d’accordo, per il poco tempo libero che ho una o due correzioni le ho fatte direttamente io, ma nessuno altro (a parte Davide) si prende il tempo di controllare.

Lo puoi fare anche tu, non c’è bisogno di un titolo ufficiale: se ci sono degli errori, chiunque li può segnalare.

Ma questo è anche un lavoro che deve svolgere lo stesso traduttore: ti prendi in carico una traduzione, devi essere reattivo e ti deve almeno un po’ interessare quello che stai facendo. Non può semplicemente essere un “carico la traduzione e ho fatto il mio lavoro”.

Questo è esattamente il “collo di bottiglia” in cui ci troviamo ora. Se non ci sono abbastanza persone, come dici tu, “autorizzate”, non ne veniamo fuori.

Per questo motivo la fase di revisione dovrebbe essere fatta inviando le traduzioni nella mailing list del Translation Project: ci sono più occhi che possono controllare lì.

Sì, è quello che storicamente è sempre stato fatto: avevamo dei traduttori che si prendevano in carico delle traduzioni, se non rispondevano o non traducevano per tempo, qualcun altro prendeva in carico.

Ma si chiedeva comunque, prima di mettersi a tradurre.

Per quanto possa sembrare bello arrivare al 100%, non è così strettamente necessario: ci sono delle traduzioni che possono anche restare incomplete, soprattuto parti in cui le stringhe non vengono mai visualizzate all’utente o sono talmente tecniche che anche se non sono tradotte non cambia nulla (e anzi, forse sarebbe meglio non averle tradotte).

Per aggiornarlo, anche se non viene fatto molto recentemente, è possibile: basta discuterne in mailing list del Translation Project e aprire una pull-request su GitHub.

È sempre stato fatto, ma avere una persona di riferimento aiuta capire chi sta traducendo cosa e a indirizzare i nuovi arrivati.

Per quanta documentazione ben fatta tu possa avere, ci sarà sempre qualcuno che arriva, non legge niente e inizia a tradurre a caso.

Sicuramente non aiuta, ma come dicevo prima, tutti dovrebbero essere un po’ più reattivi, soprattutto se vogliono partecipare attivamente.

LOL Milo, nella mail che mi hai mandato hai scritto Discord invece di Discourse… Stavo cercando di capire cosa era cambiato e mi ero perso :smiley:

Io so d’accordo sul tenere un referente per ogni traduzione, è meglio ed è più omogeneo.

Ma gnome.it non si può recuperare?

Sì, scusa, mi confondo sempre! :smiley:

Il dominio non credo sia mai esistito, se intendi la mailing list purtroppo no, sono state tutte declassate in favore di Discourse.

Per la gestione delle comunicazioni si può fare su Discourse, non credo sia troppo complicato, ma per le traduzioni bisogna riprendere la buona abitudine di usare la lista del TP per le revisioni in aggiunta al workflow di Damned Lies.

Come dicevo qualche messaggio sopra, con l’accesso a GitLab possiamo usare il repository del team per la documentazione: semplici pagine in Markdown.

Considerando che sono relativamente nuovo su GNOME, prima di continuare sarebbe un ottima idea capire.

Ho letto le vostre indicazioni e sono d’accordo sul fatto che non è il modo corretto di operare.
Proprio per questo motivo è necessario un processo chiaro per tutti.

In parte influenza l’operato di chi vorrebbe contribuire. Sarebbe utile motivare il lavoro svolto. Personalmente ho avuto contatti con @miloc e sono disponibile per eventuali collaborazioni. (Vedi mail del 26 gennaio)

C’è da dire che molti in passato non è che son stati scoraggiati, alcuni hanno tradotto e poi son spariti, altri si son interessati a una sola traduzione, e così via. Magari qualcuno è stato scoraggiato, ma non è che se io mi occupo di una traduzione da 10 anni arriva uno qualsiasi prende e traduce senza sapere nemmeno da dove partire o sapere che si sono dei procedimenti :wink:

Vorrei riprendere il discorso sul “luogo centrale per le regole di traduzione”.
Io nell’ultimo periodo ho provato a prendere alcune delle guide già esistenti e “portarle nel 2024”. Per quella di DL stesso come posso fare? Mi piacerebbe anche che qualcun altro controllasse cos’ho scritto.

Io sarei interessato a collaborare nelle traduzioni.
Purtroppo ho constatato che dopo aver caricato alcune traduzioni urge riprendere il discorso delle regole di traduzioni, altrimenti i nuovi utenti sono scoraggiati nel collaborare.